Tre idee per un antipasto con la Mortadella

12 Agosto 2019

Ecco 3 idee facili i golose per realizzare degli antipasti con la mortadella.
Finte Crepes:
  • 2 fette di mortadella
  • 100 g formaggio cremoso
  • 5 pomodori secchi sott’olio
  • pistacchi e aceto balsamico per decorare

Mescolare il formaggio cremoso con l’olio dei pomodori. Farcire le due fette di mortadella con la crema cosi ottenuta, aggiungere i pomodori secchi tagliati a pezzetti. chiudere le fettine a modi crepes.

Guarnire con pistacchi sgusciati e glassa di aceto balsamico.

 

Tortino croccante dal cuore cremoso:
  • 2 fette di mortadella
  • 60 g formaggio cremoso
  • 4 salatini

All’interno di un pirottino disporre la fettina, mettere in pressione un altro pirottino sulla sua superficie e cuocere in microonde per 2 minuti a 750W.

Accertarsi che i pirottini siano adatti alla cottura in microonde.

Estrarre la fettina croccante e farcire con il formaggio cremoso in cui avrete sbriciolato i salatini.

 

Nodini:
  • 1 fettina
  • formaggio cremoso q.b.
  • 2 tarallini all’olio di oliva

Dividere la fetta in 2 parti. Farcire la superficie con formaggio spalmabile. Avvolgere la fettina ed inserirla nel tarallino.

 

Scopri la video ricetta su YouTube a questo link.

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Mortadella, il salume dalle nobili origini

Nata circa 800 anni fa in Italia, tra l’Emilia Romagna e il Lazio, ha origini nobili, a discapito della concezione popolare.
All’inizio era infatti un salume altamente costoso, e per questo destinato a troneggiare sulle tavole principesche di tutta Europa.
Fu nell’Ottocento che venne relegata a salume di serie b, quando cioè iniziò a essere visto come carne di scarto e da manodopera non qualificata.
Solo recentemente è stata rivalutata, grazie al suo inconfondibile aroma e alla sua estrema succulenza.
Ancora meno noto della sua storia è l’origine del suo nome, di cui girano due ipotesi.
Secondo la prima teoria, l’etimologia del nome è da ricercarsi in myrtatum, il termine latino che designava il mirto – aroma utilizzato in luogo del più prezioso pepe − che costituiva uno degli ingredienti di un insaccato chiamato, per questo, farcimen myrtatum.
La seconda ipotesi associa, invece, il nome della mortadella direttamente al farcimen myrtatum, che veniva preparato, appunto, con il mortarium e per questo anche chiamato farcimen murtatum, ovvero carne tritata nel mortaio.
Il mortaio era, infatti, uno strumento indispensabile per la preparazione di molti insaccati e testimonianze circa il suo utilizzo sono riscontrabili già nel I sec. a.C.
Una stele funeraria risalente a quest’epoca raffigura un recipiente conico, il mortarium, con un pestello, il pistillum, impiegati appunto, a questo scopo.
Di assoluta certezza è invece la zona di provenienza, Bologna, città in cui è conservata la più antica testimonianza di un produttore di mortadelle che preparava il farcimen myrtatum.
La mortadella di Bologna è un salume molto saporito preparato con carni di suino aromatizzate con aglio, pepe e pistacchi.
Viene considerata “rustica” e si preferisce non servirla tra gli affettati quando si hanno ospiti, ma è alla base di numerosi e gustosi piatti.
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